mercoledì 22 aprile 2015

Per una Storia della sociologia: uno schema cronologico



Nel 2007 George Ritzer  pubblica in lingua inglese una  Enciclopedia della Sociologia di ben 5.783 pagine in undici volumi; alla sua stesura lavorano oltre trenta consulenti e centinaia di collaboratori. Di questa, nel 2011 viene pubblicata una versione ridotta, “The Concise Encyclopedia of Sociology”, la cui parte introduttiva è oggi consultabile on line sul sito di Google Libri e in formato pdf su altri siti.

Alle pagine XX-XXXVII di questa edizione viene riportato, a firma del Prof. Michael F. Ryan dell’Università del Maryland, uno “schema cronologico di autori, pubblicazioni ed eventi che hanno avuto una certa influenza nel campo della sociologia”. Un elenco che ha il pregio di far emergere non solo gli autori più conosciuti ma anche un sottobosco fitto e rigoglioso di ricercatori meno noti ma che nel secolo XX ha dato importanti contributi.
Riporto qui di seguito la prima pagina dello schema, fermandomi all’anno 1834, cioè cinque anni prima che Comte coniasse il termine con cui la disciplina verrà riconosciuta in ambito accademico. Ho cercato di tradurre in italiano questa parte iniziale dell’elenco del prof. Ryan, per dare un’idea di come lo schema si sviluppi. Per la lettura del Timeline completo in lingua inglese, che arriva all’anno 2005, rinvio ai seguenti link:




Prima di riportare le pagine cui ho accennato, credo di dover fare alcune osservazioni, che spero possano essere utili a chi andrà a consultare l’elenco completo:

1) Ogni autore viene citato dal Prof. Ryan una prima volta in base all’anno di nascita e poi una o più volte in base alla data di pubblicazione della o delle principali opere; accade così, ad esempio, che G. H. Mead venga menzionato nel 1863 solo per la nascita e nel 1934 per la pubblicazione postuma di “Mente, sé e società”. A mio giudizio il fatto che Mead sia nato nel 1863 è irrilevante ai fini di una ricostruzione di una storia della sociologia, e per tale motivo credo sarebbe giusto eliminare quel dato. Ovviamente la stessa cosa, e per gli stessi motivi, mi sembrerebbe opportuno fare anche per tutti gli altri autori.
Nel caso molto particolare di Mead c’è poi da dire che, se la sua opera principale viene pubblicata nel 1934, cioè tre anni dopo la sua morte, in precedenza aveva scritto degli articoli che contenevano parti fondamentali della sua teoria; fra gli altri, “Social Consciousness and the Consciousness of Meaning” del 1910 e “The genesis of self and social control” del 1925. Più che la data di nascita, forse sarebbe utile segnalare quegli articoli.

2) Alle prime pagine dello schema del prof. Ryan aggiungerei – e in parte l’ho già fatto nella traduzione - alcuni nomi. Il primo è quello di Niccolò Machiavelli, da molti ritenuto il primo autore che abbia trattato con criteri realistici il rapporto fra governanti e governati.
Poi vengono due economisti, ai quali non è stato concesso alcun riconoscimento nel campo della sociologia, ma che ad essa, a mio avviso, hanno dato un contributo molto importante. Si tratta di Heinrich Friedrich von Storch, il quale nel suo Cours d'économie politique del 1815 dedica un capitolo ai consumi e in particolare ai consumi di lusso come ‘distruzione di ricchezza’, e di John Rae che già nel 1833, in un libro di economia dal titolo forse infausto perchè eccessivamente lungo, si pone in termini molto critici nei confronti del ‘consumo vistoso’.(1) Thorstein Veblen nella sua ‘Teoria della classe agiata’ non menzionerà né l’uno né l’altro; forse non li ha conosciuti o forse li ha conosciuti ma se n’è dimenticato – questo nessuno può dirlo – ma egli espone in fondo gli stessi concetti fondamentali. Ha certamente aggiunto qualcosa, lo ‘spreco di tempo’ come simbolo di prestigio, ma oggi il capitalista, che viaggia in continuazione per affari, ostenta la sua fretta e le sue preoccupazioni piuttosto che l’agiatezza.
Quarto autore che aggiungerei al Timeline è Edward Sapir, un antropologo che in un saggio del 1924 ha saputo vedere l’equilibrio sociale e le tensioni individuali in termini culturali, distinguendo le ‘culture genuine’, cioè armoniose, in cui valori latenti e manifesti coincidono, dalle ‘culture spurie’, in cui convivono valori antitetici che si riflettono negativamente sulla vita degli individui. (2)

Dalla lettura del Timeline, salta agli occhi il fatto che il contributo degli italiani è veramente esiguo. Fra gli italiani Ryan menziona solo Lombroso, Mosca, Michels, Pareto e Gramsci; ma non lo si può accusare di parzialità perché insieme agli statunitensi cita numerosi francesi, inglesi, tedeschi, latino-americani e giapponesi. Nonostante l’istituzione di cattedre e di facoltà (prima fra tutte quella di Trento, che ho avuto l’onore di frequentare dal ’66 al ’70) qualcosa in Italia non funziona. Abbiamo ormai tanti professori, ma sembra che nessuno sia stato capace di dare un proprio contributo. Tanti bravi divulgatori, ma pochi ricercatori.
(1) http://ilsemedellutopia.blogspot.it/2014/08/john-rae-un-precursore-di-thorstein.html 
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Timeline
J. Michael Ryan
Questo schema cronologico contiene un elenco di 635 dei più importanti eventi, autori e pubblicazioni che hanno avuto una certa influenza nel campo della sociologia.

551–479 a.C. Confucio formula teorie sulla vita e sulla società. Le sue idee ci sono pervenute principalmente attraverso gli Analecta, composizioni raccolte da fonti diverse e scritte dai discepoli dopo la sua morte
469–399 a.C. Socrate pone le basi della filosofia occidentale
387-367 a.C. Platone nella “Repubblica” espone le sue idee sull’etica e la politica
360-330 a.C. Aristotele dà ulteriori contributi alla scienza e alla filosofia occidentale
1377 Ibn Khaldun scrive “Muqaddimah”, che molti considerano una delle prime e più importanti opere di sociologia
1513 Niccolò Machiavelli pubblica “Il Principe”, un importante contributo intellettuale alla storia del pensiero politico, che segna la rottura tra realismo politico e idealismo politico *
1516 Thomas More scrive “Utopia”, in cui questo termine viene usato per la prima volta
1637 René Descartes pronuncia il suo ‘cogito ergo sum’ nel suo “Discorso sul metodo”
1651 Thomas Hobbes nel “Leviathan” sostiene l’esigenza di cedere la sovranità allo Stato per prevenire una “guerra di tutti contro tutti”
1692 Edmund Halley pubblica la prima tavola di mortalità
1713 James Waldegrave presenta una prima formulazione della teoria dei giochi
1739 David Hume pubblica il “Trattato sulla natura umana” suggerendo lo studio dell’uomo attraverso l’osservazione diretta piuttosto che le teorie filosofiche
1748 Montesquieu (Baron de) ne “Lo spirito delle leggi” sostiene che la società è la fonte di tutte le leggi.
1762 Jean Jacques Rousseau pubblica “Il contratto sociale”, che fa prevalere l’accordo fra le persone e la volontà sociale sul controllo dello Stato
1764 Thomas Bayes (Il reverendo) nel “Saggio per la soluzione del problema nella dottrina delle probabilità”, pubblicato postumo, formula il suo teorema che è alla base della statistica bayesiana.
1767 Adam Ferguson nella “Origine della società civile” afferma che il conflitto fra le nazioni genera la solidarietà e spiana la strada alla società civile
1775 Ha inizio la Guerra di Indipendenza Americana
1776 Thomas Paine nel suo pamphlet “Senso comune” presenta una critica contro il ruolo della monarchia Britannica sull’America
1776 Adam Smith in “Una indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni” tratta della ‘mano invisibile’ del capitalismo
1788 Immanuel Kant nella “Critica della ragion pura” si schiera contro l’empirismo radicale di Hume
1788 Kant nella “Critica della ragion pratica” sostiene la libertà della volontà
1789 Jeremy Bentham nella “Introduzione ai principi della morale e della legislazione” sviluppa il principio della massima felicità, introducendo una teoria della morale sociale
1789 Condorcet conia il termine ‘scienza sociale’
1789 Ha inizio la Rivoluzione francese
1790 Viene fatto il primo censimento negli Stati Uniti
1792 Mary Wollstonecraft pubblica “Una rivendicazione dei diritti delle donne”, uno dei primi classici del femminismo
1798 Thomas Malthus nel “Saggio sul principio della popolazione” espone la sua teoria demografica
1801 Viene fatto il primo censimento in Gran Bretagna
1805 Adrien Marie Legendre in “Nuovi metodi per la determinazione delle orbite delle comete” presenta il ‘metodo dei minimi quadrati’
1807 Friedrich Hegel pubblica “Fenomenologia dello spirito”, una fonte essenziale per comprendere l’idealismo hegeliano
1814 H. de Saint Simon in “Riorganizzazione della società europea” propone che gli stati europei costituiscano una associazione per eliminare le guerre
1815 Heinrich Friedrich von Storch pubblica il “Corso di economia politica”; nel libro settimo egli anticipa alcune idee sul consumo; sarà citato spesso da John Rae nel 1833 *
1817 David Ricardo pubblica “Principi di economia politica e tassazione” in cui sostiene i vantaggi del libero commercio
1825 H. de Saint Simon pubblica “Il nuovo cristianesimo”
1833 John Rae pubblica “Alcuni nuovi principi in materia di economia politica”, ripubblicato nel 1905 col titolo “Teoria sociologica del capitale”; egli anticipa molte argomentazioni ampliate da Veblen nel 1899 sul consumo vistoso *
1834 Viene fondata la Società statistica di Londra (più tardi Società statistica reale)

* In corsivo gli autori da me aggiunti. C. M.