giovedì 26 febbraio 2015

Virna Lisi, omaggio a un’attrice

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Virna Lisi ha una carriera cinematografica e teatrale (sceneggiati tv) che in sessanta anni non ha mai avuto cali. Tuttavia questa meravigliosa attrice ha dato il meglio di sé negli anni Sessanta, e in particolare nel ’65, quando, a ventinove anni, interpreta ben 7 film. Tratteggio qui velocemente il contenuto di tre di questi film, per poi passare a una galleria di immagini che evidenziano la bellezza e le capacità interpretative di quell’attrice che a un certo punto il cinema Hollywoodiano ci ha invidiato.
Il primo di essi, Come uccidere vostra moglie, interpretato in America insieme a Jack Lemmon, ha una struttura piuttosto banale: la storia di un misogino che sotto i fumi dell’alcol si innamora e si ritrova sposato nel giro di poche ore; resosi immediatamente conto di quanto successo, pretende il divorzio e con una arringa che oggi, dopo l’ampio riscatto del mondo femminile, farebbe sorridere tutti, riacquista la sua libertà. Nei due minuti finali egli si ritrova però ancora follemente innamorato della moglie. Una "americanata" insomma; ma con una Lisi che, più di cento Marilyn, sa coprire di baci appassionati il suo uomo, e un Lemmon che, come in tutti i suoi film precedenti e successivi, rappresenta in modo simpatico il prototipo dell’americano nevrotico.

Le Bambole è un film a episodi, diretto da quattro grandi registi (Risi, Rossi, Bolognini e Comencini) e interpretato da quattro attrici bellissime (Lisi, Vitti, Lollobrigida e Sommer). Il primo episodio, con la Lisi e Manfredi, credo sia il più riuscito: in un attico di Roma, ‘lui’ aspetta impaziente che ‘lei’ finisca di leggere le ultime pagine di un libro per poi stare finalmente… un po’ vicini. Quando lei arriva all’ultima pagina, lui, smanioso, le si sdraia accanto sul divano e la copre di carezze. Però in quel momento giunge la telefonata quotidiana della madre-suocera: lei non sa sottrarsi ai discorsi banali della madre e per lui la telefonata è lunga e snervante. L’escamotage finale, tutto italiano, di Manfredi che finisce fra le braccia d'una ragazzina che vede ballare in bikini sulla terrazza di fronte, non aggiunge né toglie nulla alla tensione della lunga attesa di Manfredi: è solo la conclusione ironica del film, tipica della commedia all’italiana.

Mentre i primi due film rappresentano situazioni e personaggi tipici degli anni Sessanta, il terzo, Una vergine per il principe, è ambientato nell’Italia dei principati e delle signorie ed affronta un problema psicologico che va al di là del tempo e dello spazio: l’ansia da prestazione.
Il principe di Mantova Vincenzo Gonzaga per motivi di alleanze politiche e militari deve sposare Eleonora de’ Medici, ma perché ciò gli sia concesso deve prima dimostrare la sua ‘potentia coeundi’ con una giovane vergine, della quale ha facoltà di indicare minuziosamente le caratteristiche fisiche.
Al principe, che si dà arie di tombeur de femmes, la prova a cui deve sottoporsi appare all'inizio un semplice gioco. Ma molto semplice non sarà, neppure se la vergine con cui deve reggere la prova è una Virna Lisi al massimo del suo splendore. Egli ha infatti a disposizione tre possibilità di ‘assalto’ e per ognuna di esse è previsto un lasso di tempo scandito da una clessidra e dalla presenza, nella stanza adiacente, di alcuni testimoni occhiuti e rumorosi, che devono controllare i... risultati. Le inconsuete regole poste per l’atto d’amore ed i comportamenti della giovane, che, intimidita, segue in modo goffo gli ammaestramenti di una vecchia signora, inibiscono i focosi istinti del principe. Tutto si risolverà positivamente solo quando lei smette di fare la sdolcinata e appioppa al principe, ormai demoralizzato, un bel paio di ceffoni.

A questa breve introduzione ai tre filmdarivedere faccio seguire, come già detto, una galleria immagini ricavate dai relativi dvd. Un modesto omaggio ad una delle più belle e brave attrici italiane


Come uccidere vostra moglie











                                                              Le bambole











Una vergine per il principe